Secondo un'indiscrezione del quotidiano Il Sole 24 Ore, Fnm (Ferrovie Nord Milano) sarebbe pronta a rilevare il 100%della società Milano Serravalle. Quest'ultima gestisce le tangenziali di Milano e gran parte dell'autostrada A7 Milano - Genova. Fnm, d'altro canto è secondo operatore ferroviario italiano dopo Fs e società quotata in Borsa con una buona posizione finanziaria; non ha inoltre contratto debiti.
Allo stato attuale l'82,4% di Milano Serravalle è in arrivo da Regione Lombardia mentre il 13,6% dal gruppo Gavio. Resta un ultimo 4%: che Fnm acquisirebbe dalla Camera di Commercio di Milano, che lo detiene. La notizia è rilevante per almeno quattro motivi. Il primo è di natura politica: potrebbe infatti accelerare la realizzazione di un'infrastruttura come la Pedemontana lombarda, che attraversa una delle zone più produttive del Paese. Infatti la società costituitasi per la costruzione della strada appartiene per un 68% a Milano Serravalle. Ma se Milano Serravalle è acquisita da Fnm, che a sua volta è detenuta per più di metà del pacchetto azionario da Regione Lombardia (57%), si capisce come la stessa Regione Lombardia diventi azionista di maggioranza dell'opera e possa completarla in 6-7 anni.
Il secondo motivo è di natura industriale. Sotto un unico soggetto sarebbe riunita la mobilità ferroviaria con quella stradale, a tutto vantaggio di una loro integrazione all'insegna dell'intermodalità. In Italia non esiste un modello di società che abbia queste caratteristiche. Solo Fs, che controlla Anas, può essere paragonata, ma non è comunque la stessa cosa. Il terzo motivo è economico. Il valore di Fnm registrerà un incremento enorme, sebbene la holding debba versare alla Regione 519 milioni di euro. Il potenziale che s'intravede è una distribuzione di dividendi agli azionisti per 60-70 milioni l'anno. Le stime dicono che gli indici economici cresceranno sensibilmente. Il consolidato raddoppierà mentre l'Ebitda triplicherà.
Ma c'è un ultimo punto, che concerne la concessione di Milano Serravalle, in vigore fino al 2028. Il rinnovo diretto della concessione senza gara è possibile qualora la società di gestione sia interamente partecipata da soggetti controllati da amministrazioni pubbliche. Ecco perché Fnm è interessata a rilevare anche il 4% mancante. Se la concessione sarà prorogata infatti, Milano Serravalle incrementerà il suo valore, e così di conseguenza Fnm.
Fnm prende dunque Milano Serravalle, mentre Regione Lombardia controlla Autostrada pedemontana lombarda S.p.a. La società costituita ad hoc sarà ricapitalizzata con più di 300 milioni di euro. Così sarà possibile chiedere prestiti più agevolmente e bandire gare per i lotti mancanti. La futura autostrada sarà infatti lunga 70 km (da Cassano Magnago al collegamento con la A4 tra Milano e Bergamo) e costa dai 4 ai 5 miliardi. Mancano ancora 2 miliardi da trovare. L'infrastruttura è attesa da 25 anni: l'ultimo intoppo in ordine di tempo è stato il contenzioso con Strabag, azienda austriaca vincitrice della gara d'appalto per il lotto B1, che ha chiesto risarcimenti per gli extracosti. I lavori potrebbero partire, alle condizioni attuali, l'estate prossima.
Stefano Guarrera