Con 12,4 miliardi di euro di ricavi e 584 milioni di utile netto Ferrovie dello Stato italiane chiude il suo 2019 da record. «Per il secondo anno consecutivo abbiamo superato tutti i nostri obiettivi finanziari, sulla base della crescita dei ricavi ricorrenti e di una continua attenzione alla razionalizzazione dei costi» ha commentato soddisfatto l'amministratore delegato e direttore generale di Fs Gianfranco Battisti a margine della relazione finanziaria annuale della società che include anche il bilancio approvato dal consiglio d'amministrazione.
Diamo qualche numero per renderci conto della solidità della partecipata statale che controlla tra le altre, Anas, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e Trenitalia. Sul fronte utile netto c'è stato un aumento rispetto al 2018 del +4,5% (25 milioni di euro in più), mentre i ricavi sono aumentati del +3% (363 milioni in più). Aumentano anche i costi del +2,4% (230 milioni in più) scaturiti anche da un aumento del personale: 820 persone si sono unite a Fs che ora conta 83764 dipendenti. Anche questi due ultimi dati mostrano la crescita dell'azienda.
Con una crescita degli investimenti rispetto al 2018 del +8,4% Fs si conferma il primo gruppo industriale nazionale per investimenti in Italia. Con un valore economico distribuito pari a 10,2 miliardi, Fs da sola contribuisce all'1,4% del Pil nazionale. Ma la società pubblica è anche amica dell'ambiente. Con i nuovi treni acquistati nel 2019 si sono riversate nell'atmosfera 2,6 milioni di tonnellate di CO2 in meno. I convogli riducono le emissioni del 20%. Il target è diventare carbon neutral entro il 2050.
Il gruppo sta anche contribuendo ad affrontare l'emergenza sanitaria del Coronavirus con Trenitalia. Ho detto qualcosa a riguardo qui. Ed è anche confermata l'accelerazione di investimenti previsti per il 2020 dal valore di 20 miliardi di euro in infrastrutture stradali e ferroviarie. Rimando a quest'altro pezzo per una più completa informazione. Adesso serve portare al Sud la qualità dei servizi del Nord, prima in infrastrutture e poi con materiale rotabile.
Nel frattempo la vicentina Impresa Costruzioni Maltauro (ICM) del presidente Gianfranco Simonetto si è aggiudicata i lavori per rinnovare e adeguare ai moderni standard la linea ferroviaria che collega Bratislava, capitale della Slovacchia, fino al confine con la Repubblica Ceca. Un appalto da 275 milioni cui contribuirà al 70%. Segnale che le imprese italiane sono leader anche in questo settore e che non si arrendono all'inerzia di questi mesi, operando laddove la legislazione lo consente, anche all'estero. Come si vede, esistono anche notizie positive.
Stefano Guarrera