La lunga vicenda che riguarda il nuovo stadio della Roma non solo non è giunta al termine, ma si fatica a vederne, dopo ben 8 anni, anche solo l'inizio. L'ultima tappa dell'iter è stata l'archiviazione da parte del giudice delle indagini preliminari delle accuse a carico del sindaco capitolino Virginia Raggi (M5s) per presunte agevolazioni illecite nella vicenda stadio.
Nel 2012 Cushman & Wakefield sceglieva l'area di Tor di Valle come quella idonea per la realizzazione dell'infrastruttura. Ad inizio 2013 fu ingaggiato l'architetto Dan Meis per la progettazione. Nel 2014 il progetto arriva in Campidoglio ma il sindaco Marino si dimette. Il successore Raggi non si mostra favorevole al progetto ma la A.S. Roma nel 2016 presenta il primo progetto definitivo. Dopo un taglio parziale al progetto (sono rimosse le 3 torri dell'archistar Libeskind) si arriva al gennaio 2018 con il via libera, dopo due conferenze di servizi con votazioni favorevoli. Ma quando tutto sembra ormai in discesa, viene arrestato nel giugno 2018 l'imprenditore di Eurnova Luca Parnasi (con i suoi collaboratori) che aveva rilevato l'area di Tor di Valle per costruire lo stadio. Sono coinvolti nello scandalo persino il presidente del consiglio comunale Marcello De Vito (arresto per corruzione, poi domiciliari) e il presidente del Coni Giovanni Malagò (corruzione, archiviato).
L'iter si blocca, i processi continuano nel 2019 e ancora questo gennaio. Fino all'archiviazione del sindaco Raggi. Dopo 8 anni, si intravede di nuovo la luce in fondo al tunnel: Raggi vorrebbe entro Pasqua portare a votazione la Variante Urbanistica e la Convenzione Urbanistica così da dare il "placet" al nuovo impianto.
Il nuovo stadio della Roma, che dovrebbe sorgere nel quartiere di Tor di Valle, avrebbe un costo che si aggira attorno ai 300 milioni di euro ed una capienza di oltre 50000 spettatori. La società A.S. Roma del patron americano James Pallotta, comunque mai coinvolta nelle vicende giudiziarie, continuerà intanto a condividere lo Stadio Olimpico probabilmente ancora per molto con la Lazio.
Stefano Guarrera