Dopo il fallimento nel 2018 dell'impresa appaltatrice della Tav di Firenze, Nodavia (controllata da Condotte), Rete Ferroviaria Italiana subentra al posto di quest'ultima. È la stessa Rfi ad annunciarlo in una nota: «È stato formalizzato [...] l'accordo con il quale vengono definiti gli atti che condurranno la Infrarail Firenze Srl, [...] controllata da Rfi, al subentro nelle attività per la realizzazione del passante ferroviario alta velocità e della nuova stazione Av del nodo di Firenze. I lavori in cantiere potranno riprendere entro la fine del 2020». I costi ammontano a 1,6 miliardi di euro. La volontà è di terminare l'opera entro il 2025.
L'opera è costituita da un tunnel lungo 7,5 km al di sotto della città toscana che collegherà le due stazioni minori di Castello e Campo di Marte oltre alla nuova stazione ferroviaria ad hoc per le fermate dei treni ad alta velocità: Firenze Belfiore. Belfiore, progettata dall'archistar Norman Foster, ospiterà i binari sotto terra e sarà posizionata strategicamente: subito prima della più trafficata stazione cittadina, Firenze Santa Maria Novella. Questo permetterà di far risparmiare tempo ai viaggiatori sulla direttrice Roma - Bologna/Milano poiché Frecce e Italo passeranno sotto alla città sostando a Belfiore e non a Santa Maria Novella. Così la quarta stazione italiana per traffico passeggeri avrà a disposizione più spazio per i treni regionali: secondo il sindaco di Firenze Nardella ciò permetterà di potenziare il traffico regionale del 40% (a fronte di un alleggerimento del traffico di treni a lunga percorrenza del 50%) a tutto beneficio dei pendolari. Anche il presidente di Regione Toscana Enrico Rossi si è mostrato favorevole all'opera: «Il cantiere, ora fermo, deve ripartire. È uno scandalo che siamo arrivati a questo. Senza una nuova stazione anche Santa Maria Novella è infrequentabile».
Il progetto di un passante ferroviario cittadino risale agli anni '90. Da 25 anni Firenze aspetta quest'opera strategica. La svolta si è avuta già 6-7 mesi fa, quando l'ad di Ferrovie dello Stato (Fs) Gianfranco Battisti decise un intervento straordinario per completare il cantiere, che avrebbe rischiato di restare bloccato ancora per molto tempo. L'opera ridisegnerà l'intero nodo ferroviario fiorentino: la stazione sarà trasparente e parzialmente interrata. Immersa nel verde, occuperà 45.000 metri quadrati e sarà collegata con una linea tranviaria alla stazione di Santa Maria Novella e al centro storico.
Nel frattempo Frecce e Italo sbarcano al Sud. Nei giorni scorsi prima Italo e poi Trenitalia hanno annunciato l'importante notizia. I Frecciarossa ETR 500 raggiungeranno la stazione di Reggio Calabria dal 3 giugno. Mentre il materiale rotabile di Italo partirà dal 14 giugno. Ovviamente i convogli viaggeranno sui binari tradizionali. Italo fermerà nei centri urbani del Cilento (Agropoli/Castellabate, Vallo della Lucania, Sapri) oltre che a Paola, Lamezia Terme, Rosarno e Villa San Giovanni prima di fermarsi a Reggio. Questi comuni calabresi saranno serviti anche da Frecciarossa.
Il rilevante cambiamento è solo un anticipo della volontà di potenziare anche l'infrastruttura ferroviaria. In futuro le tempistiche per raggiungere Roma saranno uguali da Torino e da Reggio Calabria.
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Stefano Guarrera